Arriva il Carnevale e le sue golosità... come gestire desiderio e tentazione?
Il Carnevale... la festa dell’allegria, delle risate, degli scherzi e del divertimento.
Dal latino carnem levare cioè privarsi della carne, probabilmente in riferimento al banchetto che si teneva il martedì grasso, prima dell’inizio della Quaresima, il periodo di purificazione che precede la Pasqua.
Nell’antichità indicava il periodo di risveglio dall’inverno caratterizzato da riti propiziatori e di fecondità.
Si svolgevano feste e danze, ma soprattutto si usavano le risate a cui si attribuiva il potere di sconfiggere la morte e di rendere fertile la natura a tal punto che gli antichi romani seminavano gli ortaggi ridendo!
"A Carnevale ogni scherzo vale" e così via libera a burle e scherzi, a sregolatezze e a danze mascherate.
Nel Medioevo tra divertimenti esagerati ed allegre abbuffate, si garantiva addirittura la sospensione temporanea delle legge, delle regole e della morale...
Oggi?
Sicuramente abbiamo perso il valore simbolico di questa festa e a giudicare dalla fretta, dallo stress e dal nervosismo che dilaga tra le persone anche l’atmosfera di spensierata allegria. Solo un odore di fritto ovunque e i negozi pieni di chiacchiere e galani, zeppole e frittelle... e di conseguenza le nostre tavole e le nostre pance si riempiono di mille dolci.
Non è facile, certo, rinunciare alle tipiche golosità del Carnevale, specialmente se da poco abbiamo iniziato un cambio di alimentazione.
Vedere quelle vetrine stracolme può mettere seriamente a dura prova le nostre motivazioni...
Per sconfiggere le tentazioni proviamo a metter in atto alcune strategie...
Primo: rafforziamo la consapevolezza che questi dolci sono tradizionalmente ricchi di grassi poiché fritti e non sempre fritti in modo adeguato, ricchi di zuccheri, di farine raffinate, di glutine e latte... insomma diciamo che non spiccano proprio di genuinità!
Secondo: prendiamo atto che esistono delle alternative che però devono essere scelte con attenzione... in commercio esistono chiacchiere e frittelle artigianali, senza glutine, senza lattosio, non fritte ma cucinate in forno. Facciamo però sempre attenzione agli zuccheri e ad ingredienti nascosti poco salutari.
Terzo: facciamo da noi. Carnevale non vuol dire sempre acquistare, ma anche fare in casa, magari insieme, divertendosi, ridendo e scherzando. Ed ecco che si possono realizzare delle chiacchiere al forno gluten free, da spolverare con il cacao al posto dello zucchero a velo, delle frittelle di mele al forno leggere e delicate, farcire delle zeppole con delle creme vegetali...
Non abbattiamoci quindi, non pensiamo sempre solo alla rinuncia, non imprigioniamoci dentro rigide diete, ma cerchiamo alternative e nuove strategie!
Provate le mie ricette...
