Mele e ancora mele insieme al delicato profumo di cannella!
INGREDIENTI:
120 gr di farina di amaranto
130 gr di farina di riso integrale bio
3 cucchiai di sciroppo d'acero
mezzo cucchiaino di bicarbonato
100 ml di bevanda vegetale di riso
50 ml di olio di riso
3 mele
3 cucchiai di uvetta bio
2 cucchiai di pinoli
cannella in polvere q.b.
limone q.b.
Lavate e sbucciate le mele, preferibilmente mele gialle, dolci e più morbide, tagliatele a piccoli tocchetti e mescolatele in una ciotola con l’uvetta, i pinoli, due cucchiai di sciroppo d'acero, della cannella e il succo di mezzo limone. Lasciate a macerare e nel frattempo preparate la frolla. Mescolate le farine, il bicarbonato, lo sciroppo d'acero, la bevanda vegetale e l’olio. Dovete ottenere un composto lavorabile da stendere sulla tortiera tenendo i bordi alti. Farcite la torta con le mele. Se gradite spolverate nuovamente con la cannella e cucinate in forno a 180 gradi per circa 20-25 minuti fino a che i bordi prendono colore. Servite calda o fredda con una spolverata di cannella!
Una crostata ricca di mele, che ricorda il più tradizionale strudel.
Ma come orami sapete, mi piace aggiungere il mio tocco personale!
Non sempre abbiamo voglia e tempo di tirare la pasta con il mattarello e così, ecco una versione davvero molto rapida...
Chissà se sapete che la ricetta dello strudel sembra provenire... dall’Arabia! Venne poi importata in Turchia dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453. A Vienna questo classico dolce con le mele giunse dall’Ungheria durante la monarchia asburgica e divenne subito amato da Maria Teresa d’Austria. Inizialmente considerato una pietanza per poveri per via dei semplici ingredienti, si diffuse poi nei salotti e nei caffè viennesi per diffondersi come dolce tipico in tutto il mondo e diventare una vera tradizione anche da noi in Italia in trentino e in Sud Tirolo.
A casa mia lo strudel, dolce a cui non credo sia possibile rinunciare, è diventato così... senza glutine, senza burro, che di solito viene mescolato alle mele, completamente naturale. Pieno di mele, uvetta e pinoli, ricco dell’aroma della cannella che già di suo "fa strudel".
Per velocità appunto ho ideato la forma a crostata, più immediata e che non richiede di stendere la pasta con il mattarello. Il risultato è piacevolissimo. E il sapore... è quello!
Di recente ho sperimentato la farina di amaranto nell’impasto. Aggiunge nutrimento, fibre e proteine vegetali, rallenta il rilascio degli zuccheri, ma soprattutto ha un sapore che ricorda la nocciola e la frutta secca che valorizza in pieno questa ricetta!
Un dolce ideale a fine pasto come dessert, magari servito con della panna vegetale o una cremina alla vaniglia per un tocco molto goloso, ma anche per una colazione adatta a chi soffre di stipsi e necessita di riattivare con dolcezza l’intestino. Piace a grande e bambini, per portare un pizzico di profumo di montagna nella nostre case!